Skip to content
event23 November nest_clock_farsight_analog12:00pm-12:50pm pin_drop Hall #2 language Italian

Intelligenza sociale: innovazione, riequilibrio e nuovi wellbeing a misura di aree interne

Come spiegare alle nuove tecnologie (!) che serve molta intelligenza sociale per comprendere che il turismo a volte va guardato “di lato” e che spesso serve tutta la capacità sapiens per interpretare contesti e costruire soluzioni su misura per aree che possono essere destinazioni turistiche “non comuni”?

Per farlo, è necessario superare alcuni luoghi comuni: ad esempio che l’innovazione non sia sempre esclusivamente l’applicazione dell’ultimo prodotto dell’evoluzione tecnologica, ma semplicemente “aggiungere cose nuove che prima non c’erano”; oppure che sostenibilità non è semplicemente sinonimo di ambiente; o che turismo del “benessere” non sia semplicemente sinonimo di cure termali ma, oggi più che mai, guardi alle comunità in cui possano “stare bene” sia i residenti che gli abitanti temporanei.

Quello delle aree interne, dei paesi, è un mercato verso il quale crescono attenzioni, anche di investimento e di progettualità, che può dare risposte a nuove esigenze di turismo legate ad un approccio non retorico. Purché si abbia uno sguardo differente.

In questo quadro abbiamo costruito un panel con un’impresa, un’istituzione ed una università, analizzando le aree interne dal profondo sud calabrese, al centro-sud molisano e fino alla ricca Emilia Romagna. Guardando il turismo da una angolazione “laterale” di chi sa che commercio, smart working, silver economy, produzione di cultura sono tutti ambiti a stretto contatto con il turismo, che migliorano la qualità dell’accoglienza di una comunità.

Perché prima dell’intelligenza tecnologica “generativa” di contenuti, serve una intelligenza sociale “generativa” di visioni.

SPEAKERS