L’AI, esattamente come la bellezza, sta negli occhi di chi guarda, ancora meglio se questo è un turista. Il passaggio dall’economia dei servizi a quella dell’esperienza ha invertito il senso di marcia dell’agire d’impresa: non si tratta più di proporre servizi partendo dalle proprie capacità organizzative, ma di adattare queste ultime alle esigenze esperienziali del cliente.
Lo sviluppo di piattaforme di LLM, come i Digital Twin, rappresentano un primo passo verso questo nuovo modo di intendere l’accoglienza perché, per la prima volta, i protocolli software non sono sviluppati con il fine di organizzare e controllare, bensì con lo scopo di integrarsi nel percorso esperienziale casuale del cliente.
Poter contare su un esperto digitale sempre disponibile, in dialogo costante con la struttura aziendale e con l’ospite, oltre a fluidificare i processi interni, consente di essere sempre presente senza diventare fastidioso, mantenendo il rapporto con il cliente anche dopo la realizzazione dell’esperienza. I Digital Twin sono parte di questo percorso e rappresentano un esempio riuscito di un nuovo modo di realizzare e intendere il Turismo anche nel Food and Wine.
Solo come esempio, è possibile immaginare un DT esperto di vini e territori e, quindi, in grado di consigliare i clienti di un ristorante sui migliori abbinamenti tra cibo e vino, o birra, anche nell’ipotesi di molti-a-uno, come di solito succede, sempre disponibile anche per uno sviluppo delle competenze. Una sorta di sommelier-gourmand a portata di mano.
